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Carmelo Leone nasce a Lecce e si avvicina al mondo della scultura da autodidatta.
Artista eclettico, dall’arte figurativa con saggi di virtuosismo realistico, intraprende presto un percorso personale e introspettivo. Acuto osservatore dalla realtà circostante connota gli oggetti di uso quotidiano di un’anima e di un’identità sì che attraverso la propria storia, l’oggetto rivisitato trasmetta ed esprima le sensazioni e le emozioni che hanno ispirato il suo artefice.
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"...La sua scultura sempre colorata, allegra, appariscente, gioiosa ha però un messaggio profondo e una denuncia latente; Carmelo Leone cerca sempre di essere attuale, di partecipare alla vita sociale e politica con il suo personale contributo, attraverso ciò che gli riesce meglio: l'arte. E' così che opere scultoree di Carmelo Leone bilanciano in modo perfetto spensieratezza e critica morale, associando titoli che creano chiavi di lettura facilitate , che giocano con il segno visibile e il messaggio celato. Carmelo Leone è riuscito nel suo percorso a rimanere coerente con le sue idee di sempre, quelle idee che lo hanno portato in ogni circostanza a distinguersi poiché fedele ai propri principi; un artista che ha fatto delle sue opere la cassa di risonanza per esprimere i propri valori e principi."
Federica Peligra - Storico e Critico dell'arte ( dal catalogo Sweet Death )

"...Il caso di Carmelo Leone è più immediato: egli riprende i miti della Pop Art e del consumismo operando una riconversione d'uso molto ironica e divertente. La lattina di Coca-Cola diviene la dimora del paguro che, abbandonata la conchiglia marina, predilige confort della modernità. Ma il senso vero è l'opposto: la natura si rimpossessa delle artificiosità novecentesche."
Prof. Daniele Radini Tedeschi - Storico e Critico d'Arte (Dal Catalogo Tiltestetica)

“…Con la sua realtà scolpita, Carmelo Leone scopre il retrogusto amaro della civiltà capitalistica e lo porta alla luce con ironia mediante insolite modalità esecutive, profondamente intrise di messaggi sociologici. Il suo orientamento artistico ruota, infatti, attorno all’esasperazione parodica di una realtà capitalistica, che testimonia il diniego umano, maturando sempre di più l’esigenza di un’indipendenza dai modelli istituzionali. La sua è cronaca surrealista di un mondo alla deriva…”
Sabrina Falzone – Critico e Storico dell’arte

“…Stupisce e diverte lo scultore Carmelo Leone con le sue opere, ironiche e legate all’oggetto come simbolo della vita. Leccese di nascita Carmelo ha in sé una chiave di lettura della vita contemporanea disincantata e i suoi riferimenti al quotidiano ed al consumismo in cui siamo abituati a vivere, vengono bene espressi da “spiazzanti” interpretazioni coloristiche, iperrealiste, di ciò che ci rappresenta…”
Francesca Mariotti – Critico e Storico dell’arte

“…Il leccese Carmelo Leone, infine, propone con molta ironia e sapida tecnica presenze quotidiane dissacrate dalla forza della mimesi e consacrate alla forza della materia di cui sono fatte. Un gioco finissimo sempre in bilico tra opposte tensioni e rinnovati vigori.”
Gianni Cerioli – il Resto del Carlino (Ferrara)

Su “LuMoka”:
“…Questa scultura parte dal puro concetto del volume per arrivare a uno stato di equilibrio. Al suo verismo disarmante fa da contrapposizione l’eleganza e la levità estetica creata da un poeta dell’assurdo e dell’ironia.” 
Lidia Silanos – Critico e Storico dell’arte